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> L'APPROFONDIMENTO

TRE DECIMALI


La richiesta di un navigatore ci offre l'opportunità di accennare ad una singolare particolarità di alcune affrancature meccaniche italiane del periodo "Regno".

Ci è stato chiesto perché questa impronta aveva il valore di affrancatura espresso con tre decimali, quando è noto che due decimali erano sufficienti.

In realtà si tratta di una eccezione che riguarda una cinquantina di macchine. Tutte erano in dotazione a Case Editrici od a grosse aziende tipografiche. La ragione sta nel fatto che per la spedizione di libri da parte degli editori erano previste tariffe preferenziali con valori anche di mezzo centesimo: il francobollo da 7 1/2 centesimi della serie così detta "Imperiale" aveva appunto questa destinazione.

Tariffe del genere non avrebbero potuto essere materializzate sulle macchine affrancatrici se non con un dispositivo di stampa della tariffa che prevedesse anche il terzo decimale.

Paravia - tre decimali

Mostriamo un'impronta di macchina Francotyp C, di una nota Casa Editrice, appunto con tre decimali. Qui è stata utilizzata per l'affrancatura di una cartolina con la tariffa corrente di 30 centesimi di Lira. In effetti il terzo decimale, non conoscendo la storia, sembra largamente inutile.


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