DOVE PORTANO LE AUTOSTRADE ...

Tra i suoi progetti, l'AICAM ha la catalogazione e/o una collezione sociale delle affrancature meccaniche sulle Autostrade italiane. Se c'è qualche appassionato a questo tema che vuole assumersi questo impegno, prenda subito contatto con la Segretaria. L'AICAM ha accumulato, nel corso degli anni, una vasta documentazione che potrebbe servire di base per portare avanti questo lavoro.

Proprio razzolando in questo materiale abbiamo trovato una documentazione non certo meccanofila, ma che lega a doppio filo "francobolli" e "Autostrade".

I meno giovani ricordano il periodo dei "miniassegni", nati per far fronte ad una improvvisa e misteriosa scomparsa di monete da 50 e da 100 Lire. Qualcuno, tra i molti che hanno avuto la dabbenaggine di farsi coinvolgere come collezionisti, si trova ad avere in mano un simpatico malloppo da carta da macero che credeva fosse vera carta moneta. Le Autostrade furono le prime a risentire di questa carenza di monete spicciole: bastava che un utente ne fosse sprovvisto o che il casellante non avesse il resto da dargli che subito si formava una coda strombettante. Allora non c'erano praticamente svincoli a passaggio libero o con pagamento automatico, e fu quindi adottato un sistema pratico e di buon senso: bustine contenenti un francobollo da 50 o da 100 lire, che poteva poi essere utilizzato come pagamento di un tragitto autostradale o, naturalmente, essere usato come francobollo vero e proprio.

Non vogliamo naturalmente entrare nel campo della filatelia da competizione, ma ci sembra che una documentazione del genere, in una collezione tematica sulle "Autostrade", debba essere accettata senza discussioni. Si tratta di un originale utilizzo di francobolli in una contingenza eccezionale, forse irripetibile. Ma è materia che esula dal nostro modesto comparto della meccanofilia.

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