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> L'APPROFONDIMENTO

ROBA DA GUINNESS


Una dozzina d'anni fa Massimo Marin, esperto filatelista ma ancora ignaro di affrancature meccaniche, in un mercatino incocciò in questa rossa, che veniva proposta a pochi soldi. Poiché poteva avere un significato in una delle sue ricerche nella filatelia del periodo, l'acquistò. Successivamente la mostrò ad un nostro Socio, il quale strabuzzò gli occhi: quella rossa documentava non solo il primo giorno d'uso della prima rossa italiana, ma anche l'8° giro di manovella della prima macchina installata in Italia.

È la mitica "Littoriale", messa in uso a Bologna il 26 giugno 1927, quando ancora in Italia l'impiego di una macchina affrancatrice - peraltro già abituale da anni in altri Paesi - sembrava fantascienza.

Littoriale n. 8

Quella rossa è stata ora mostrata da Massimo Marin, il fortunato possessore, nell'articolo "Una rossa ... per amico" pubblicato sullo spettacoloso Numero Unico che l'AICAM ha approntato per il suo trentennale: sono ben 180 pagine che trattano gli argomenti più diversi e che coprono una grossa fetta dello scibile sull'affrancatura meccanica.

Nel settembre 2007, a Lavagna, Nino Barberis tenne addirittura una conferenza sulla A.M."Littoriale", ricostruendone l'origine, le stranezze ed i misteri che ancora la circondano e ... scoprendo molti altarini. L'argomento interessò talmente l'uditorio che molti richiesero una copia del testo, che non c'era, in quanto la chiacchierata era stata fatta a braccio.

Fu così necessario ricostruirlo e poche settimane dopo venne presentata la Pubblicazione AICAM n. 332 dal titolo: "Si tinge di giallo la prima rossa italiana" (12 pagine, 3,00 Euro).

Non è la più rara, e nemmeno la più cara delle impronte italiane, anche nel primo giorno d'uso, ma quello che ne fa un pezzo d'eccezione è quel numero "0008" che documenta i primi minuti d'avvio del sistema dell'affrancatura meccanica in Italia. Ormai le ricerche portate avanti dai Soci dell'AICAM hanno scoperto tutto quello che c'era da scoprire (o, almeno, quello che si ritiene ci fosse da scoprire): l'ultimo studio portato a termine riguarda i punzoni di stato del periodo "Regno", che è stato pure presentato a Sasso Marconi, il 2-3 aprile, in occasione dell'incontro per il trentennale dell'AICAM.


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