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IL SUCCESSO DE "LA MIA CITTÀ"


Per dare il giusto significato al termine "successo", quando si parla di una certa iniziativa, bisognerebbe anche aver il coraggio di scrivere che è stato un flop, quando in realtà il successo non c'è stato.

Non è proprio il caso della 16ª Esposizione che l'AICAM ha sciorinato a Sasso Marconi nei giorni 17 e 18 dello scorso marzo, che copriva l'originale tema "LA MIA CITTÀ", tema assolutamente originale, proposto nella Assemblea dei Soci dell'anno precedente. Esisteva un sola collezione meccanofila sull'argomento: "La mia Milano" di Nino Barberis, che - prudenzialmente - era stata prenotata nella sua interezza. Invece ha potuto essere esposto solo un modesto estratto, perché ben 24 Soci dell'AICAM hanno completamente saturato, con altrettante collezioni, tutto lo spazio espositivo disponibile. 24 collezioni, tutte nuove, tutte differenti l'una dall'altra, tutte originali, che non esistevano un anno fa e che sono state tutte approntate solo per il piacere di "fare una collezione", alla faccia di quelli che continuano a ritenere che in filatelia non c'è ricerca o progresso se non c'è competizione.

Merita di essere sottolineata la grande varietà di interpretazioni che gli espositori hanno saputo dare al tema, sganciandosi da una monotona presentazione "tipo catalogo" delle rosse utilizzate nelle rispettive città. Abbiamo visto valorizzare il turismo nella collezione di Di Casola sul Canton Ticino; la gastrononomia a Torino da De Lorenzo, dove invece Vanara andava a scoprire i luoghi della FIAT; le industrie scomparse di Milano da Paolo Padova; i liquori di Milano da Resta e le industrie alimentari di Milano da Nebuloni; fatti, luoghi e personaggi di Melegnano da Vicardi, le industrie di Omegna da Barberis, i cibi di casa mia da Moretto, ma in tutte le collezioni spiccava la soddisfazione di aver trovato un pretesto per valorizzare tante realtà nascoste delle rispettive città.

Non pochi collezionisti hanno scoperto che il tema può essere ampliato a volontà, allargando le fonti di informazione (oggi assai più agevoli di un tempo); comunque l'aver smosso le acque con ben 24 collezioni nuove, su un tema inedito, è una eccezionale dimostrazione di vitalità della meccanofilia, che continua a riproporsi con soluzioni originali, oltre che a far perno su temi consolidati, come quello enologico, per il quale è in progetto una grossa manifestazione.

L'esposizione si è svolta nel quadro del 16º incontro che ha visto oltre 60 presenti nel solito ambiente festoso e distensivo, punteggiato da tappe dove le attrattive eno-gastronomiche locali vengono sottoposte ad un rigoroso screening.

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I due Specimen messi in uso a Sasso Marconi 2012

Oltre ad un Numero Unico tutto dedicato al tema Turismo, sono stati approntati due specimen, uno raffigurante il mitico "Sasso" ed uno che ha dato all'AICAM l'occasione per esprimere la sua gratitudine alla comunità di Sasso Marconi, proclamata "Capitale italiana della simpatia". Gli amici di Sasso sanno che non è piaggeria, ma lo spontaneo riconoscimento dell'irripetibile ambiente che riusciamo sempre a ritrovare e che ci è invidiato da tutti quelli che sono abituali frequentatori di altre manifestazioni filateliche.

Il Circolo Filatelico organizzatore, da parte sua, ha messo in uso una affrancatura meccanica postale che ricorda il centenario della tragedia del "Titanic".

Sasso 2011
Foto di gruppo di alcuni dei partecipanti all'incontro di Sasso nel 2011

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