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> L'APPROFONDIMENTO

IL MUSEO DEGLI ORRORI


Così si intitolava la "Collezione sociale" dell'AICAM, presentata 31 anni fa a Velate, nell'esposizione organizzata in occasione dell'Assemblea costitutiva dell'Associazione. Il suo scopo era quello di educare i meccanofili, che erano tutti debuttanti nella specializzazione, a distinguere la qualità del materiale, individuando pregi e difetti dell'affrancatura.

Era una collezioncina di 36 pagine, che fu riproposta più volte negli anni successivi, e che fu veramente la base della loro preparazione. Diversi Soci trovarono l'argomento molto interessante ed approntarono una propria collezione di impostazione analoga, personalizzandola a seconda dei propri gusti. All'epoca fu distribuita anche una pubblicazione intitolata "Requisiti di qualità di una affrancatura meccanica", contenente indicazioni che oggi sembrano ovvie, ma che allora erano ritenute fondamentali per la formazione di un collezionista di rosse.

In quella vecchia collezione facevano spicco le affrancature con eccessiva inchiostrazione, che generavano impronte deturpanti, macchiate, sbavate, oleose.

1 Orrori 002

La Fig. 1 mostra una affrancatura di macchina da sportello (quindi non eseguita da un utente privato), che era indicata come un caso estremo. A quell'epoca tutte le macchine affrancatrici venivano inchiostrate manualmente e quindi era possibile che succedesse di tutto. Curiosamente però, a distanza di oltre trent'anni, anche con una macchina con inchiostrazione automatica, ritroviamo un "mostro" che, anche se non sta al passo col suo predecessore, nemmeno se ne stacca troppo (Fig. 2).

2 Orrori 003

Nelle nostre Riunioni di scambi, dove si maneggiano decine di migliaia di buste, troviamo materiale in abbondanza per un "Museo degli orrori": affrancature illeggibili per scarsa inchiostrazione, impressioni solo parziali, deformazioni dell'impronta, doppia stampigliatura, ecc. Tutto questo può essere materiale di studio e di meditazione per un attento collezionista: la percezione della qualità delle rosse è una delle doti fondamentali di un meccanofilo.

In occasione dell'incontro organizzato soprattutto per i Soci lombardi a Rho, il 6 ottobre scorso, uno dei premi della tradizionale lotteria sociale era costituito da una collezione di 40 affrancature italiane che possono costituire la base per un altro "Museo degli orrori". Dobbiamo ammettere che con le nuove macchine elettroniche e digitali inconvenienti così vistosi come quelli qui mostrati sono praticamente impossibili, ma c'è tutta una varietà di altre cose da riscontrare, alimentando le diversificate forme di interesse nei confronti dell'affrancatura meccanica.


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