UN APPLAUSO AL FORMAGGIO DI FOSSA

Da anni l'AICAM va predicando l'opportunità di utilizzare l'affrancatura meccanica comunale per scopi promozionali, non solo in sostituzione del francobollo. Parole al vento: tutti continuano a metterci lo stemmino comunale, del quale non glie ne frega niente a nessuno e che, oltre tutto, è incomprensibile date le sue ridotte dimensioni.

Quello spazio potrebbe invece essere occupato da un testo e/o da una vignetta, che presenti una delle attrattive locali, storiche, turistiche, artistiche o anche solo gastronomiche. Sotto questo aspetto l'esempio di Sogliano sul Rubicone merita di essere segnalato con un applauso incondizionato.

Sogliano è insignita della qualifica di "Città dei sapori" ed ha utilizzato la sua affrancatura meccanica per promuovere il suo più rinomato simbolo gastronomico: il FORMAGGIO DI FOSSA, che nel 2009 ha ottenuto il marchio DOP con la denominazione "Formaggio di Fossa di Sogliano DOP".

Lo si produce seguendo un rigido disciplinare, con formaggio ricavato da latte locale, deposto in antiche fosse a forma di fiasco, scavate nella roccia arenaria per una profondità di circa tre metri, dove le forme rimangono a stagionare per alcuni mesi.

"Savor" è il termine dialettale per "Sapore". È una specie di marmellata ottenuta facendo bollire nel sugo di mosto (saba) diversa frutta tagliuzzata: pere, mele cotogne, noci, bucce d'arancia seccate al sole. Spesso, nei ristoranti romagnoli, si accompagna a formaggi piccanti, magari proprio il formaggio di fossa.

"Teglie" è la teglia. È una piastra di terracotta porosa, a forma di disco con un orlo, sui cui si cuociono le piade o - come si dice oggi - le piadine. Oggi la piada viene cotta su piastre d'acciaio, ma si produce ancora la tradizionale "teglia" a Montetiffi, località del Comune di Sogliano sul Rubicone.

Anche solo limitandosi alle specialità gastronomiche che meritano una visita, sono centinaia i Comuni italiani che potrebbero sostituire l'inutile stemmino con un intelligente spunto promozionale che, soprattutto di questi tempi, potrebbe essere utile per favorire l'afflusso nelle casse comunali di un apporto concreto, con una diffusione della conoscenza di prodotti che - ciascuno nel suo piccolo - formano la forza del "Made in Italy".

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