STABILIMENTI DI UN TEMPO

Abbiamo raccolto oltre una ventina di rosse italiane del periodo antecedente gli anni '50 con una figura di identica ispirazione: la veduta prospettica di uno stabilimento con una o più ciminiere fumanti. Tutte denotano una evidente esagerazione delle dimensioni degli edifici, con centinaia di finestroni (come del resto era abituale nell'architettura industriale dell'inizio dello scorso secolo): in genere sono una stilizzazione del soggetto che, in maniera ancor più vistosa, veniva utilizzato sulle buste e sulla carta da lettere.

La ciminiera fumante, all'epoca, era un simbolo di attività e di lavoro; nessuno la considerava una fonte di inquinamento. Oggi, appena vediamo del fumo uscire da qualche parte, ci mettiamo in allarme, tutti siamo diventati esperti di monossido di carbonio, di anidride carbonica e del buco nell'ozono.

Questa fabbrica di compensati di Casalpusterlengo, sessanta e passa anni fa, sfoggiava appunto il classico imponente stabilimento assai più bello rispetto alla realtà, con l'annessa ciminiera che erutta fumo verso oriente.

Tutte le altre fanno la loro parte; quasi tutte addirittura con due ciminiere. Viene da meditare sul numero degli operai che lavoravano in stabilimenti così imponenti, rapportati ai pochi che oggi, grazie all'automazione, gestiscono reparti miniaturizzati rispetto a quelli di un tempo, ma con una produzione che magari è tre volte tanto, a parità di ore di lavoro. E si conclude che sarà dura non solo trovare la quadratura del cerchio ma anche trovare un'occupazione per i milioni di ospiti extra-comunitari qualcuno dei quali è venuto da noi perché ha visto queste rosse che prospettavano posti di lavoro a iosa, anche se inquinati da un po' di fumo di ciminiera.

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