CASA RICORDI
Valeriano Genovese
Capostipite della Casa Ricordi fu Giovanni Ricordi nato a Milano nel 1785. Accanto
all'attività di musicista come violinista, faceva anche il suggeritore ed il copista.
Nel 1808 acquistò un torchio ed iniziò nella sua città, Milano, l'attività di editore.
Impronta della Ricordi tedesca del 1981 che ricorda la nascita nel 1808
Nel 1815 fu nominato copista ufficiale della Scala e nel 1825 ne acquistò l'archivio.
L'edificio a fianco della Scala, facente parte della struttura del teatro e che oggi
ospita il Museo della Scala ed un noto ristorante, è stato la sede della celebre Casa Ricordi, specializzata
nelle edizioni musicali e nata nel 1808 per opera di Giovanni Ricordi che importò dalla Germania i torchi
per stampare gli spartiti
(Antica stampa dello stabilimento Ricordi)
Dopo aver pubblicato le opere di Rossini, Bellini e Donizetti, nel 1844 cominciò
a pubblicare anche le opere di Verdi. Nel 1844 fu inaugurato il nuovo negozio che stava a ridosso della
Scala trasformato oggi nel Museo della Scala. Alla sua morte, avvenuta nel 1853, gli successe il figlio Tito
(1811-1888), buon pianista e collaboratore del padre da anni. Tito aumentò di molto il volume di
affari della ditta aprendo succursali in Italia e all'estero (Parigi, Londra). Fu amico intimo di Verdi.
Alla sua morte nel 1888 gli successe il figlio Giulio (1840-1912). Giulio fu amico fraterno di Puccini
che divenne la quinta pietra miliare dei cosiddetti Fantastici Cinque che fecero la fortuna della Ricordi.
Alla sua morte avvenuta nel 1912, gli successe il figlio Tito (1865-1933) che diresse la Casa sino al 1919
quando si dimise. La dirigenza della casa passò poi alle famiglie Valcarenghi e Clausetti.
L'interesse dei collezionisti di affrancature meccaniche trova nella Ricordi una ditta particolarmente interessata all'uso delle rosse sin da primi anni Trenta del secolo scorso.
Nel 1956, da azienda familiare si trasformò in Società per Azioni.
Nel 1958 Nanni Ricordi, ultimo discendente della dinastia, decise di entrare nel mercato discografico e fu subito successo grazie alle canzoni di Paoli, Bindi, Endrigo, Gaber, Vanoni, Battisti e Jannacci.
Negli anni Settanta si lanciò nel mercato della musica contemporanea assicurandosi i diritti di molti autori italiani come Bussotti, Donatoni, Nono e anche stranieri.
Purtroppo la crisi dell'editoria a livello mondiale, la crisi della musica leggera e della discografia, colpì anche la Ricordi che è stata costretta a vendere nel 1994 il 73 % alla BMG Ariola consociata nel gruppo tedesco Bertlesmann. Nel 2007 la BMG Music Publshing, fondata nel 2004, fu acquistata dalla Universal Music Group, la più grande casa editrice musicale al mondo.
Oltre all'editoria musicale, la Ricordi si interessò anche di arti grafiche. Inoltre notevole fu la pubblicazione dell'Enciclopedia della Musica e il Dizionario della Musica e dei Musicisti. Pubblicò poi l'Opera Omnia di Rossini, Verdi e Vivaldi. Il catalogo ha superato i 140.000 numeri.
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