SFATATO IL MITO DELLE FORMICHE STAKANOVISTE
Rosella Padova
Per la cultura popolare le formiche sono considerate insetti laboriosi, da sempre immolati sull'altare della produttività, ma non è così!
Gli entomologi Anna Dornhaus e Daniel Charbonneau dell'Università della Arizona di Tucson hanno analizzato una colonia di formiche allevate in laboratorio, le hanno isolate per due settimane e hanno ripreso i loro movimenti con telecamere ad alta definizione per cinque minuti per sei volte al giorno.
Dopo aver contrassegnato con colorazioni specifiche diversi esemplari, gli studiosi hanno innanzitutto potuto determinare il ruolo di ciascuno di essi: gli inattivi, ovvero i pigri che non fanno assolutamente nulla o quasi; i camminatori che vagano continuamente intorno al nido; i foraggeri che raccolgono cibo e proteggono l'entrata del nido con piccole rocce e infine le "infermiere", che in pratica si dedicano all'allevamento ed alla cura degli altri esemplari verificando, quindi, che solo il 60% dei membri di una colonia di formiche svolge un'attività "lavorativa" costante o "part-time" e che, incredibilmente, il 40% sta sempre in ozio.
Per capire il ruolo di queste formiche inattive, i ricercatori sono ricorsi ad una serie di esperimenti: dapprima hanno rimosso il 20% degli esemplari attivi per capire cosa sarebbe successo all'interno di una colonia, e hanno così osservato che nel giro di una settimana essi sono stati tutti rimpiazzati dagli inattivi. Successivamente hanno levato gli inattivi, scoprendo che a due settimane dalla rimozione non vi è stato alcun rimpiazzo.
Ciò ha portato ad ipotizzare che i membri oziosi siano una vera e propria forza di lavoro di riserva indispensabile per rimpiazzare eventuali perdite, ma che nell'organizzazione sociale della colonia non abbiano la stessa rilevanza delle altre posizioni.
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