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IL CHIODO DEI PARTIGIANI


Sulle affrancature meccaniche si trova di tutto. È esattamente come Internet, puoi documentare tutto: passato, presente e futuro. C'è sempre un accostamento valido; basta cercarlo.

In fatto di originalità poche rosse possono battere questa, regolarmente messa in uso dal Comune di San Giovanni in Persiceto in occasione del cinquantenario del famigerato rastrellamento tedesco di Amola e Le Budrie.

Mostra un chiodo a quattro punte. Veniva fabbricato clandestinamente dai civili e largamente .... distribuito dai partigiani sulle strade dove transitavano le colonne motorizzate tedesche. Era una vera iattura, perché provocava una ecatombe di pneumatici che causavano intralci anche gravissimi nello spostamento di truppe, armi e munizioni. Per tutto il 1944 e per i primi mesi del 1945 quel chiodo fu "un chiodo fisso" per i Comandi tedeschi, che non riuscirono mai a interrompere il rifornimento di queste umili ma preziose armi, fabbricate con semplice filo di ferro, ma che erano in grado di causare guai pari a quelli di un fuoco di sbarramento di artiglieria pesante.

Il chiodo dei partigiani

L’affrancatura meccanica "con il chiodo" è un pezzo insostituibile in una collezione sulla "Resistenza" e può trovare addirittura posto in una collezione sulla 2ª Guerra Mondiale.

Questa rossa ci è stata ricordata dagli amici del CIFR, Centro Italiano Filatelia Resistenza con il quale siamo gemellati dal 2001.

Per l’intelligente utilizzo delle affrancature meccaniche comunali, il Comune di San Giovanni in Persiceto ha ricevuto nel 1998 il 3° "Premio AICAM", ora giunto alla 10ª edizione, che viene attribuito agli utenti di macchine affrancatrici che le utilizzano con intelligenza e utilità propagandistiche e promozionali di notevole rilievo.


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