CATALOGATE OLTRE VENTIMILA TP LABEL

Il Socio AICAM Matteo Merla da anni sta classificando e catalogando le TP Label, che ormai sono nel loro quinto anno di uso generalizzato in Italia. Tutti i 14.000 uffici postali italiani hanno in uso una o più macchine, collegate ad un sistema centrale. Nel corso degli anni sono però intervenute variazioni nelle diciture e nei codici, per cui il numero delle stampigliature differenti è ben superiore alle 18.000 macchine in servizio. Una nuova variante è stata rilevata da poche settimane.

Matteo si era posto l'obiettivo di arrivare a 20.000 impronte entro il 2006, ma è riuscito a centrarlo con due mesi di anticipo: il 10 novembre aveva raggiunto il ragguardevole numero di 20.320 impronte.

La sua banca dati è di importanza inestimabile per tutti i collezionisti di TP Label e diventerà ancor più preziosa nel futuro. Già adesso è praticamente impossibile ricostruire quanto esisteva nella fase originaria, quando ancora le macchine non erano on line e le label recavano il numero di matricola della macchina. Se questa forma di collezionismo prenderà piede (comunque già adesso costituisce una fase ormai consolidata della storia postale italiana), la documentazione che Matteo Merla, con la collaborazione di molti Soci dell’AICAM, sta mettendo insieme, sarà una fonte fondamentale ed attendibile di dati assolutamente non reperibili altrimenti.

Con il ritmo delle segnalazioni che gli stanno pervenendo da molti Soci, Matteo Merla si è già prefissato il nuovo obiettivo di arrivare a 25.000 impronte entro il 2007. Terremo aggiornati sui traguardi intermedi che verranno raggiunti.

Fig. 1 - Una tipica TP Label della prima generazione. È distinguibile per il fatto che reca il numero di matricola della macchina (12743). Tutte le macchine sono state fornite dalla Olivetti Tecnost.

Fig. 2 - In una fase intermedia, in parecchi uffici le macchine erano "predisposte" per il collegamento on line, ma funzionavano ancora isolatamente. Le label sono distinguibili per il fatto che recano ancora il numero di matricola, ma nella riga in base è stata introdotta l’indicazione della provincia ed il frazionario (in questo caso 39001) viene ripetuto una seconda volta.

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