GIUDAICA

Negli anni '60-'70 erano di moda collezioni tematiche su un certo Paese, ma tutte costruite con materiale filatelico di Paesi "altri". Tipiche sono state certe collezioni, come "Americana", "Hispanica", "Polonica", "Bohemo-Slovenica". Una collezione "POLONICA", di un collezionista inglese, si aggiudicò il Gran Premio alla prima mondiale tematica, nel 1968. In Italia la collezione "Italiana" di Antonio Granella, ottenne ampi riconoscimenti: essa continua ancora oggi, anche con versione interamente meccanofila.

A quell'epoca era di moda anche la collezione di Israele, come tale, cioè la collezione tradizionale dei francobolli. Tutto il mondo, alla fine degli anni quaranta, era stato colpito dalle notizie sull'avventurosa costituzione di questo Stato, messo insieme sui resti dispersi di una popolazione perseguitata e distrutta con incredibile crudeltà. L'interesse, com'era naturale, dilagò anche nel campo filatelico e Israele divenne popolare anche in filatelia. Era naturale anche che venisse a galla un collezionismo del tipo sopra citato, che prese il titolo "JUDAICA", tranquillamente adattato nell'italiano GIUDAICA.

Il nostro Nino Barberis, mezzo secolo fa si lasciò anche lui trascinare da questa moda e mise insieme una collezione tematica GIUDAICA, senza mai poterla approfondire perché distolto dai troppi altri impegni. È stata comunque una delle prime nelle quali trovarono posto anche le affrancature meccaniche, materiale del tutto trascurato dagli altri filatelisti. Quella collezione è stata poi abbandonata ed è andata dispersa, ma sono casualmente ritornate a galla alcune A.M. che sembrano abbastanza significative anche oggi e meritevoli di essere segnalate.

C'è una magnifica rossa olandese con il tradizionale saluto ebraico "Shalom", una documentazione filatelica unica su una parola chiave del mondo ebraico. C'è una altrettanto bella A.M. israeliana del 1964 nella quale si evidenzia la dicitura "Israel liberata", sulla quale, già che la si rivede, sarebbe interessante saperne di più. Poi una pubblicità americana della compagnia aerea israeliana EL AL che propone i suoi voli diretti per Israele e poi, sempre degli anni '60, un grazioso invito turistico francese a visitare Israele, "il Paese della Bibbia".

Chiudiamo con la presentazione dell'opera in due volumi, di Salomon Grayzel, "La storia degli ebrei".

Siamo sicuri che con il materiale esistente oggi sarebbe possibile mettere insieme una collezione, magari anche solo una "12 fogli", sul tema GIUDAICA in versione esclusivamente meccanofila. Naturalmente una collezione del genere non può essere improvvisata dall'oggi al domani, ma richiederebbe una paziente ricerca che deve essere sostenuta da un reale e profondo interesse per il tema, di per sé stesso affascinante per la sua complessa realtà e per le sue drammatiche origini.

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